quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

Archivio per novembre, 2006

Spirit….libero

Improvvisamente il cavallo scattò verso la recinzione. Con un salto deciso la superò e si ritrovo fuori nel territorio della Libertà.
Si voltò dietro a guardare quello spazio recintato che lo teneva avvolto in una vita tranquilla, ricoperta dall’amore del suo padrone ma che a lui non permetteva di vivere come meglio desiderava.
In fondo il suo padrone lo curava con la dose giornaliera di attenzioni, come il mangiare, la passeggiata.
Ma il cavallo voleva anche correre, Vedere nuovi luoghi. Provare nuove emozioni.
Ora tutto era possibile. Libero. Fuori da quel recinto.
Prese a girare come si sentiva di fare. Correre. Vedere luoghi vicini.
Sapeva che il piccolo Sebastian e suo padre lo stavano cercando. Per il suo valore, per l’affetto.
E cosi che il purosangue non si senti di andare via lontano. In fondo doveva essergli riconoscente, perchè il suo padrone anche se lo aveva tenuto in una vita monotona, lo aveva sempre trattato bene. E nel tempo si era affezionato a lui. A suo modo, ma lo amava.
E’ cosi che dopo qualche tramonto si fece corraggio e torno lentamente all’ingresso del suo recinto.
Aveva provato il senso di libertà. Sapeva cosa significasse, ma non era ancora pronto per vivere la nuova vita.
In fondo sapeva come saltare e andare nella nuova vita. Libero. Lo avrebbe potuto fare tranquillamente più tardi. Quando magari il suo padrone avrebbe cambiato le sue attenzioni verso di lui. Rivolte magari ad un nuovo cavallo o fossero stati loro stessi a mandarlo via.
Ma ciò che contava ora, era vivere dentro quel recinto, cosi lui poteva essere tranquillo, e, anche il piccolo sebastian , il suo padrone, erano ancora felici.

5 nipotino

..Benvenuto in questo mondo SIMONE…
da tutti i tuoi zii e cuginetti…
Fabrizio – Luana – Emiliano – Paolo – Ceristina – Sara – Gabriel – Sabrina – Davide – Aurora – Danilo – Valeria…
e dal Nonno Bruno e Nonna Maria Pia

ISOLA

NON POSSO CREDERE CHE TU ESISTA…. 
MA VEDERTI ORA DA PIU VICINO
SEI LA BELLISSIMA ISOLA
CHE IMMAGINAVO
 
 

cosa capire..

Gia, non riesco a cogliere il significato di parole, gesti. Non so, forse non e’ perchè non capisco. forse e’ perchè non voglio capire. Non voglio correre il rischio di interpretare male. Allora lascio tutto correre.
Questo lasciare andare mi diverte. Ma anche mi incuriosisce troppo. E per me la curiosità e’ un casino.
Dai pero se nn capisco e’ perchè non devo capire. Meglio cosi. Capendo molte cose potrebbero cambiare tante altre. Ma ora io sto bene cosi. Perchè cambiare? No non ho voglia. Quanto tempo ancora? non so. Ma resto cosi come sono ora. Non voglio cambiare nulla della mia vita. Tanto lo so, qualche giorno, e poi cambio. Quanto? bah..ora ora penso dopo natale. Forse piu. Poi dipende. Ora tutto, in parte o solo qualcosa puo cambiare solo se sono gli altri o cose che mi cambiano tutto. Io ora nn cambio. Non voglio rischiare. e’ un equilibrio delicato. non voglio sbilanciarmi. Si paura di delusioni. Non ho la testa per sbilanciarmi. Non ho voglia di cadere. Continuo ora che conosco la mia strada.  

un gesto…apprezzato

…ecco ..in poco tempo e’ gia il secondo caso in cui percepisco e vivo nettamente che basta un gesto e cambia l’opinione di una persona verso l’altra. Il gesto che da inizio ad un meccanismo che puo esssere anche solo di un discorso, dove pero permette di aprirsi , chiarirsi e avere una nuova idea verso l’altro. Quando si perde fiducia, totale o anche solo in parte e’ difficile riprenderla. Pero se ti metti dal lato di disponibilità e sei tu a ridare fiducia e ‘ molto piu semplice che il rapporto riprenda.
Stasera mi e’ successo, ricevere la chiamata improvvisa e totalmente da una persona che ho sempre stimato e ho continuato sempre a stimare per la sua personalità e capacita’. Solo che nel ultimo periodo la nostra reciproca stima si era freddata dovuta a motivi prevalentemente di terzi. Ma il contesto vuole anche la sua parte e cosi il nostro rapporto aveva perso di reciproca stima.
Oggi grazie sempre ad un altra terza persona, (grazie te lo voglio dire!) ho ricevuto questa telefonata. Onestissima. Un invito a prenderci semplicemente un caffè a casa sua. Un gesto quello della chiamata che mi ha fatto felice e mi ha permesso di parlare in maniera inequivoca e di chiarirci tutti piccoli malintesi che si erano creati nel tempo.
Ecco quello per cui scrivo, non e’ per raccontare i miei fatti, ma quello di invitarti, a chiunque tu sia ora a leggere, a notare qualsiasi gesto, parola, che possa essere, anche la piu semplice, perchè da li, possa nascere un meccanismo di eventi che portano al cambiamento radicale. Nel bene e nel male. In amore, lavoro, amicizia e famiglia.
Non  rimanere cieco. Un vecchio proverbio dice: non ce peggior sordo di chi non voglia ascoltare. Da sordo a cieco il proverbio puo andare.
 

 
 
Dato questo invito all’attenzione dei particolari. Prima di chiudere voglio dire a te che mi hai chiamato che sono felicissimo che ha chiamato anche sul cell privato, sono felicissimo di aver chiarito con te.
Cio’ che e’ successo e’ stato un episodio del passato. Hai la mia stima ed il mio rispetto. E la promessa di quella futura telefonata quella tra me, te, e la terza persona che noi sappiamo.
 
Notte.