quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

Archivio per agosto, 2008

la girandola.

soffia forte il vento, accellera,

soffia piano, gira lentamente,

in pochi attimi, cambia il suo girare,

e la sua velocità trasmette moto alle emozioni,

la girandola della vita.

 

                                                           Fabrizio


…trilussa..

 

 

L’onestà de mi’ nonna
 

Quanno che nonna mia pijò marito

nun fece mica come tante e tante

che doppo un po’ se troveno l’amante…

Lei, in cinquant’anni, nu’ l’ha mai tradito!

 

Dice che un giorno un vecchio impreciuttito1

che je voleva fa’ lo spasimante

je disse: – V’arigalo ‘sto brillante

se venite a pijavvelo in un sito. –

 

Un’antra, ar posto suo, come succede,

j’avrebbe detto subbito: – So’ pronta.

Ma nonna, ch’era onesta, nun ciagnede;2

 

anzi je disse: – Stattene lontano… –

Tanto ch’adesso, quanno l’aricconta,

ancora ce se mozzica3 le mano!4

 

 

questa che segue e’ dedicata alla presunzione, ar mejo, ar piu bello, ar piu’ corto (Colto!)… che nun c’à umiltà de rispetto!!!!

 

Presunzioni
 

La Luna piena che inargenta l’orto

è più granne der solito: direi

che quasi se la gode a rompe l’anima

a le cose più piccole de lei.

 

E la Lucciola, forse, nun ho torto

se chiede ar Grillo: – Che maniera è questa?

Un po’ va bè’: però stanotte esaggera!

E smorza el lume in segno de protesta.

l’estate sta finendo..FINALMENTE

 
con l’estate che sta finendo…(finalmente!!x il caldo!!!) … viene in mente il classico ritornello "l’estate sta finendo, e un anno se ne va,"…
…perchè inizia un nuovo anno, vero e proprio. Sarà perchè per tanti anni di scuola, ho considerato questo, il periodo vero del cambiamento. Sono cresciuto sempre con il pensiero accademico. Il nuovo corso a settembre, e, tutto a Giugno finirà.
Allora, oggi e’ la preparazione, ultima settimana prima del 1 settembre. Poi tutto e’ il ricordo dell’estate 2008. Improvvisamente saremo di nuovo ricatapultati nei stessi ritmi, tempi, giorni, che ci accompagnano per tutto l’anno. Che odiamo sempre, ma mi capita sempre di pensarci almeno una volta durante le vacanze, e sinceramente di sentirne la mancanza vera a propria.
Perchè in estate tutto e’ cosi esagerato ed estremo. Tutti pieni di vita e voglia di fare che vieni spiazzato. Vieni avvolto dal vortice del volere vivere la vita, prima di riaddormentarsi per tutto autunno e inverno in attesa della nuova primavere.
A me accade invece sempre il contrario. Ecco allora che saltano rapporti, amicizie, nascono contrasti. Io in estate cedo fortemente il passo. Perdo la vitalità e la voglia di fare, di vivere. Colpa principale e’ il caldo. Non riesco a resistergli. Cosi mi rifuggio via, all’ombra per recuperare, per resistere e sopravvivere.
E’ in autunno inizio di nuovo a recuperare le energie, le forze per affrontare alla grande il freddo inverno. Dove ho sempre tanta voglia di uscire e di fare, costruire e demolire. Provo le stesse emozioni di chi vive estate.
Allora ciao Estate 2008, sei stata molto divertente, innovativa, serena. Accompagnata dalle Olimpiadi di Pechino. Mi sei piaciuta estate 2008. Ora però sono felicissimo per questo nuovo anno, che mi porterà tantissimi cambiamenti…
chiudo con una bellissima poesia, I PASTORI del D’ANNUNZIO…e mi ricorda sempre che e’ ora di ripartire..SETTEMBRE ANDIAMO..
 
 

"Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare.
Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all’Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d’acqua natía
rimanga ne’ cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d’avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh’esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l’aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?"

 
 
 
 
 

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