quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

Archivio per Maggio, 2008

AVVENTURE IN CITTA’

CARO PAPA’ ME NE VADO
 
"Miki e’ un bravissimo e famoso dentista della capitale. Ha una figlia di nome Eva, che da poco terminato la scuola. Eva e’ molto, carina bionda e con gli occhi azzurri, un vero angelo. Fin da piccola e’ stata una ragazzina irrequieta, anche se sveglia ed intelligente, proprio come suo padre. Miki dopo una giornata di lavoro, dove ha fatto impoianti, cure canalari, estrazioni, finalmente torna a casa di via Puccini ai Parioli. Apre la prta della camera della figlia e la trova vuota. Solo una lettera sul letto. Presagendo il peggio il padre la apre e la legge: " Caro papà, mi dispiace molto doverti dire che me ne sono andata con il mio nuovo ragazzo. Ho trovato il vero amore e lui, dovresti vederlo, e’ cosi carino con tutti i suoi tatuaggi, il percieng e quella sua grossa moto veloce. Proprio una di quelle moto, che piacciono anche a te. Ma non e’ tutto, papà: finalmente sono rimasta incinta d’Igor. Lui dice che staremo benissimo nella sua roulette, nel campo nomadi. Igor vuole avere tanti bambini e questo e’ anche il mio sogno. Dato che ho scoperto che la marijuana non fa male, noi la coltiveremo anche per i nostri amici, quando non avremo più la cocaina e l’ecstasy di cui abbiamo bisogno. Nel frattempo, spero che la scienza trovi una cura pèer l’AIDS cosi Igor potrà stare meglio: se lo merita! Papà non preoccuparti, ho già 15 anni, so badare a me stessa. Inoltre Igor, forte dei suopi 44 anni, mi segue e mi consiglia al meglio nelle mie scelte. Spero di venirti a trovare presto così conoscerai  il tuo nipotino o nipotina, chissà! La tua adorata Eva.
Ps: Tutte palle, papà! Sono da Giulia sotto casa. Volevo dirti che nella vita ci sono cose peggiori della pagella che ti ho lasciato sul comodino. Ti voglio un sacco bene!!!"
 
                                                 – di FRANCESCO APOLLONI – (il messaggero 31.05.2008)

ore 7:00 partenza MUGELLO

 
 
non sarà come lo scorso anno…perchè quella resterà per sempre la giornata più fortunata della mia vita e non credo che si possa più ripetere…ma sono sicuro che ci divertiremo tanto lo stesso… speriamo di non trovare chiuso!!!!! 😉
 


IL VORTICE, ILBUIO, LA LUCE

 
il vortice di emozioni
che ti travolge e distrugge la tua forza, la tua personalità…
provare la senzazione di essere debole e impotente…
le tue lacrime fronte alla persona cara
 a cui mai avresti voluto mostrarti…
senti vergogna del tuo gesto…
ma non e’ la tua debolezza, non e’ un peccato….
e’ la parte bella di te…
dimostra la tua sensibilità il tuo grande cuore….
il tuo forte coraggio…
non smettere di credere e di osare…
butta via la vita nel provarci…
tanto il tempo trascorre…
di chi aspetta o chi osa…
sembra differente ma e’ lo stesso…
hai vissuto nella libertà
non fatti imprigionare adesso.
 
                                       – Fabrizio – 

Viaggio…..Potatura

ILVIAGGIO:
 
Il viaggio e’ uno dei momenti più belli di una giornata. Per viaggio non si intende solamente quando si parte per una vacanza. Viaggio e’ anche il tragitto da casa a lavoro, in generale viaggio da un luogo all’altro. Nel momento in cui si viaggia senbra monotono e tempo perso ma quante cose si posso fare. Una tra tutte e’ quella di sognare, di riflettere, di pensare, di ricordare momenti, persone. Si analizza, si studia. Si progetta. Nel viaggio soli. Nel viaggio in compagnia di fa conoscenza dell’altro in maniera più approfondita, piu intima.
Viaggiare solo e’ il viaggio che preferisco.
 
 
 
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LA POTATURA
 "Affacciandomi alla finestra, stamane mi sono accorto che l’albero che ho piantato da piccolo e’ cresciuto tantissimo. E’ diventato alto e robusto. E’ pieno di rami, rametti e tantissime foglie. E’ molto bello e grande. Stamane però riflettevo che per affrontare bene questo periodo caldo ha la necessità di essere potato e sfoltito di tanti rametti e rami minori. Credo che in questo periodo dovrò dargli più amore e più attenzione. Mi farò spiegare come manterlo e farlo crescere ancora. So che però lasciare il tronco e solo qualche ramo grande permetterà di non soffrire e seccarsi, rischiando di morire.
Inizierò a togliere le foglie piu vecchie, che non hanno più colore e bellezza. Quindi ad uno ad uno toglierò i rametti secchi e più fini che rischierebbero con un temporale di spezzarsi e cadere. Poi procederò per le foglie anche piu grandi ma che in alcune posizioni dovrò togliere per forza perchè unite a vecchi rami.
Rimarranno i tre rami piu giovani e forti che partono direttamente dal tronco, quelli che sono sicuro sosteranno e manteranno la ricrescita della chioma. Qualche ramo da loro nati che cresceranno. Lascero anche qualche foglia nuova, bella verde, perchè chissa che non sia quella giusta per il futuro.
Poi qualche foglia sparsa li e là lasceranno la sensazione di futuro e crescita che ci sarà. La sensazione di speranza.
Il resto sarà potato via, messo da parte e bruciato. Cancellato.
So gia che sarà triste il primo periodo vederlo cosi spoglio e solitario. Il tempo passerrà in fretta e so che in questo modo diverrà più forte e facilmente supererà il periodo caldo.
Molti mi sparleranno perchè per loro non avrei dovuto ridurlo cosi. Perchè loro lo vedevano bello e ora questo giardino lo vedranno vuoto e triste. Si lamenteranno, giudicheranno. Ma se non lo taglio sono anche in molti che diranno che dovrei aiutarlo.
Anche per loro la sensazione di malinconia, nel vederlo nudo e sentirsi tristi, sarà solo per la prima volta. Poi l’occhio ci farà l’abitudine e giorno dopo giorno non si accorgeranno neanche più che sta crescendo di nuovo. Distratti da altro si scorderanno di come era bello prima e triste quando e’ stato potato tutto.
Io invece me ne accorgerò di come sarà cambiato e nel modo nuovo di crescere. Ci saranno nuovi temporali e aridi periodi che ne metteranno in pericolo la sua vita e la sua bellezza,ma so che lui e’ più forte dopo questa forte potatura. In fondo non cosi drastiche e forti, ma spesso gli ho tolto qualche ramo e qualche foglia, ma tutto e’ rinato e tutto rinascerà.
Certo ci vorrà del tempo, non mi basterà una giornata. Perchè e’ grande forte, e dovrò fare molta attenzione.
Ma gia vedo il momento della sua rinascita. "
 
 

maledetta gelosia

 
Cosa brutta, bruttissima. Chissa’ se definirla anch’ io, come qualcuno, una malattia. O meglio, no la gelosia, ma l’INVIDIA. L’invidia e’ diversa e lontana dalla gelosia. L’invidia fa essere cattivi. L’invidia colpisce direttamente la parte del cervello che permette di ragionare e valutare bene i fatti. L’invidia paralizza la razionalità e sfoggia fuori la parte cattiva, irrazionalità. L’invidia può essere di vario genere e colpire in vari ambiti: lavoro, famiglia. amicizia. 
Non so da cosa nasce.
Credo che si formi in esseri che soffrono interiormente. Persone negative e insoddisfatte della loro esistenza. L’ Invidia trova il suo habitat migliore negli esseri che soffrono della famosa sensazione inconscia del vittimismo. Il Vittimismo è quella sensazione che tutto il mondo, anche l’universo contempla per distruggere l’individuo affetto di vittimismo. Chi ne soffre non si rende conto di esserne infetto, perchè non da sintomi esterni e ne interni. Chi ha la sindrome di vittimismo, crede che anche il piovere, evento naturale,sia determinato per colpirlo. Con il vittimismo, si viene affetti da isterismo, che determina l’incapacità di intendere e di volere appena si realizza un fatto non compiacente al soggetto. Lo porta al determinamento di gesti, parole isteriche negative, da gli effetti negativi accentuando un forte autolesionismo. Infatti è riconosciuto e analizzato che chi ha attacchi isterici e con aggravante vittimismo, non e’ ben accetto dalla gruppo e non e’ voluto bene. Subbendo isolamento o non usufruendo di vantaggi e aiuti da terzi. Cià aumenta la sensazione del "tutti cotro me". Contrariamente a individui positivi e raggianti che attirano in modo instintivo persone a se, usufruendo di volontari vantaggi e aiuti da terzi anche se non richiesti.
Chi e’ invidioso, ha una tendenza a diventare subito aggressivo. Inizialmente a parole e sottofuggi, ma e’ molto breve il tempo che intercorre dal pronunciare parole offensive a passare di fatto all’aggressione vera e propria: fisica. Per difendersi da tale aggressività e’ necessario rimanere passivi e lasciare sfogare l’individuo che affetto dall complesso di incapacità di inteendere e volere spara con il solo scopo di distruggere.
Tendenzialmente incapace di affrontare il diretto avversario di competizione,il soggetto affetto da vittimismo e invidia e’ un ottimo oratore (sparlatore) , cerca con atteggiamenti bonevoli e di cortesia di acquisire l’appoggio di altri individui a stretto contatto del rivale. Con il tempo approffitta di avvenimenti per sottolineare malignamenti atteggiamenti inopportuni del concorrente. Porta con estrema facilità gli altri individui ad analizzare ogni cosa, ogni parola ogni gesto dal lato negativo e cattivo in modo da attrare a se piu amici possibili. Illudendoli della malignità del’avversario.
Come ogni elemento negativo in brevissimo tempo porta a se amicizie nuove a favorevoli. Amicizie stesse che perderà nel tempo, più o meno lungo, a causa della sua reazione isterica che avrà alla prima occasione di contrarietà che il soggetto subisce.
Impossibile da domare. Si puo rallentare l’effetto di distruzione che porta intorno a se, dicendogli sempre si al suo volere. Non contradirlo in nessuna occasione. Accettare i suoi omaggi e benevolenza significa legarsi a lui, e in futuro subire il momento del "riffacciamento" per tutto quello che per voi ha fatto.
Ultima nota da dire a proposito degli affetti da "invidiosi" multipla, che non subiscono mai direttamente le conseguenza dei loro gesti. Essi infatti tendono a fuggire poco prima che scoppi il caos. La loro unica conseguenza che subiscono è la continua sofferenza interna che li accompagna per tutta la vita.
Ancora non sono stati accertati individui che sono guariti dalla INVIDIOSI MULTIPLA.