quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

Giochi

..ricordi…


carattere amoroso

il risultato di un test….che gli vuoi dare torto??? come faranno i test a prenderci in pieno!?!?!!? questo e’ risultato perfetto:

 
"Liberté, egalitè, fraternitè. Il motto della rivoluzione francese è un testamento morale che imponi anche a chi ami.
L’amore per te è, infatti, una cosa meravigliosa, finché non ti incatena.
Questo bisogno può condurti a vivere relazioni brevi o a singhiozzo, può portarti a pensare che i tradimenti fanno parte della vita o semplicemente a desiderare un rapporto free! Ma è ciò che vuoi, no?"
 

e’ popo vero!!!!!

Roma-Milano   evvài

–  A Roma, nella hall dell’hotel Plaza, capita di sentire Radio
Dimensione Suono in filodiffusione. A Milano c’è la musica lounge anche
dal pizzicarolo sotto casa.

– Il milanese ha un concetto molto personale e relativo delle
distanze. Se vi dice con aria preoccupata: ‘Accidenti, dobbiamo andare
dall’altra parte di Milano!’, vi porterà a destinazione in massimo
venti minuti. E sbuffando. Se un romano vi dice: ‘Aho’, dobbiamo andare
dall’altra parte di Roma!’ e sono le undici della mattina ci vorrà un’
ora e un quarto, se sono le sette della mattina ci vorranno due ore, se
sono le sei del pomeriggio la tabella di marcia prevede una notte in un
qualsiasi Motel Agip sul raccordo anulare.

– a Milano, durante le pause pranzo, al tavolino a fianco sentirete
parole come ‘marketing’ ‘conference call’ ‘planning’ ‘account manager’
‘forecasting’. A Roma, durante le pause pranzo sentirete dire: ‘Totti’
‘ ‘Tacci de Veltroni’ ‘Totti’ ‘ ‘Tacci de Lotito’ ‘Totti’ ‘ ‘Tacci dell’
arbitri’ ‘Totti’ o anche argomenti che esulano dal pallone quali:
‘Tacci de ‘sti zingari nun se ne po’ più’.

– a Milano si chiama ‘brunch’. A Roma è , semplicemente ‘S’annamo a
magnà quarcosa?’. A Milano si chiama ‘Aperitivo’. A Roma è,
semplicemente: ‘Annamo a bere quarcosa?’. A Milano è ‘brieffare’, a
Roma ‘Se vedemo così te spiego’, a Milano una cena è ‘easy’, a Roma è
‘Viè vestito come cazzo te pare’, a Milano è ‘sabato vado a cena con la
mia ragazza di default’, a Roma è ‘Sabato vado a cena con la mia
ragazza du cojoni’, a Milano una festa ha il suo mood e la gente è
stilosa, a Roma una festa ha i suoi imbucati e se a una ragazza dici
‘Come sei stilosa!’ ti risponde ‘Stilosa sarà tu sorella’.

– a Milano vai nei negozi tipo ‘Hi-Tech’ e ci trovi le coppiette di
anziani che maneggiano con disinvoltura oggetti di design e cavatappi
di Alessi. A Roma la coppietta di anziani la trovi a Mondo Convenienza
con la signora che dopo aver aperto un cassettone sotto al divano letto
non riesce più a richiuderlo e chiama il genero terrorizzata all’idea
che il caporeparto le possa fare un cazziatone pubblico.

– a Milano, di norma, al ristorante gli orientali sono in giacca e
cravatta a discutere d’affari con una bottiglia di vino da cento euro
sul tavolo. A Roma, di norma, se c’è un orientale in un ristorante o
sei al cinese o ti lascia un accendino a forma di ranocchio sul tavolo.

– a Milano è sempre la settimana di qualcosa. Della moda, del mobile,
del design, delle nuove tecnologie, della mutanda sgambata, del
cucchiaio da polenta. A Roma niente che abbia a che fare col lavoro o
col commercio dura più di tre giorni. Se qualcosa ne dura sette avrà a
che fare col cibo o con la beneficenza o col calcio e in quel caso, per
dare l’idea di fatica, sarà comunque denominata ‘maratona’ (culinaria,
di solidarietà, di festeggiamenti da scudetto) .

– a Milano la gente si incontra casualmente per strada o nei locali.
Si saluta. Si riconosce. A Roma se vai in giro e incontri uno che
conosci fai domanda alla commissione vaticana per avviare le procedure
per il riconoscimento del miracolo.

– per i milanesi un furgoncino fermo al semaforo è traffico. Per il
romano un tir ribaltato ad un incrocio con sette volanti della polizia,
due camion dei pompieri a spegnere il fuoco e quindici veicoli
coinvolti in un tamponamento con sei feriti gravi è, notoriamente,
strada sgombra.

– a Milano il venerdì partono tutti. La città si svuota. A Roma, nel
weekend, quelli che vivono nei quartieri popolari provano ad andare in
gita al centro ma ci sono i varchi e non riescono a entrare nel cuore
della capitale. I benestanti provano a andare all’Argentario o a
Sabaudia ma restano in coda sulla Pontina o a Torrimpietra per cui non
riescono a uscire dalla capitale. Morale della favola: il venerdì Roma
è stracolma di romani incazzati neri.

– per un milanese, se in un quartiere ci sono almeno due palazzi che
non somiglino al quartier generale della Cia, quello è un quartiere
bellissimo. Il romano generalmente lascia al milanese la pia illusione
che sia così.

– A Milano il tuo fidanzato ha almeno una ex fidanzata modella. A Roma
il tuo fidanzato ha almeno una ex che lavorava al Bagaglino in qualità
di ballerina di fila. A Milano la tua fidanzata ha almeno un ex che
lavorava in pubblicità. A Roma la tua fidanzata ha almeno un ex che
faceva il pony express, il Carramba Boy o il figurante a Piazza Grande.


ricordando il 5 MAGGIO

Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro,stette la spoglia immemore orba di tanto spiro,così percossa, attonita la terra al nunzio sta,muta pensando all’ultima ora dell’uom fatale; né sa quando una simile orma di pie’ mortale la sua cruenta polvere
a calpestar verrà. Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua, cadde, risorse e giacque, di mille voci al sònito mista la sua non ha: vergin di servo encomio e di codardo oltraggio, sorge or commosso al sùbito sparir di tanto raggio; e scioglie all’urna un cantico che forse non morrà. Dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno; scoppiò da Scilla al Tanai, dall’uno all’altro mar. Fu vera gloria? Ai posteri l’ardua sentenza: nui chiniam la fronte al Massimo Fattor, che volle in lui del creator suo spirito più vasta orma stampar. La procellosa e trepida gioia d’un gran disegno, l’ansia d’un cor che indocile serve, pensando al regno; e il giunge, e tiene un premio ch’era follia sperar; tutto ei provò: la gloria maggior dopo il periglio, la fuga e la vittoria, la reggia e il tristo esiglio; due volte nella polvere, due volte sull’altar. Ei si nomò: due secoli, l’un contro l’altro armato, sommessi a lui si volsero, come aspettando il fato; ei fe’ silenzio, ed arbitro s’assise in mezzo a lor. E sparve, e i dì nell’ozio chiuse in sì breve sponda, segno d’immensa invidia e di pietà profonda, d’inestinguibil odio
e d’indomato amor. Come sul capo al naufrago l’onda s’avvolve e pesa, l’onda su cui del misero, alta pur dianzi e tesa, scorrea la vista a scernere prode remote invan; tal su quell’alma il cumulo delle memorie scese. Oh quante volte ai posteri narrar se stesso imprese, e sull’eterne pagine cadde la stanca man! Oh quante volte, al tacito morir d’un giorno inerte, chinati i rai fulminei, le braccia al sen conserte, stette, e dei dì che furono l’assalse il sovvenir! E ripensò le mobili tende, e i percossi valli, e il lampo de’ manipoli, e l’onda dei cavalli, e il concitato imperio e il celere ubbidir. Ahi! forse a tanto strazio cadde lo spirto anelo, e disperò; ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa il trasportò; e l’avvïò, pei floridi sentier della speranza, ai campi eterni, al premio che i desideri avanza, dov’è silenzio e tenebre la gloria che passò. Bella Immortal! benefica Fede ai trïonfi avvezza! Scrivi ancor questo, allegrati; ché più superba altezza al disonor del Gòlgota giammai non si chinò. Tu dalle stanche ceneri sperdi ogni ria parola: il Dio che atterra e suscita, che affanna e che consola, sulla deserta coltrice accanto a lui posò.
 
 
ricordando il 5 maggio…… 2002

…ricordi da bambino

 

ECCOLI LI…GLI ANNI 90…NELLA TESTA SEMBRANO SOLAMENTE I GIORNI SCORSI…INVECE GUARDANDO BENE LE DATE…SONO PASSATI GIA BEN 17 ANNI..QUASI 18 ANNI.

SONO TANTISSIMI QUESTI ANNI… MA IL RICORDO DI QUELL’ESTATE…DI QUELLE NOTTI DAVANTI LA TV…LE STRADE IN FESTA…LUCI…COLORI BANDIERE…

LE FINESTRE COLORATE DI VERDE-BAINCO-ROSSO…. IL RICORDO DEL SIMBOLO DEL MINDIALE, IL PUPAZZETTO A QUADRETTI CON LA TESTA A PALLONE…

… LA MAGLIA AZZURRA… INDOSSATA OGNI GIORNO GIOCANDO A PALLONE PER LE STRADE DEL QUARTIERE…

…NOTTI MAGICHE…UN INNO PER UNA PREMONIZIONE….GLI OCCHI DI SCHILLACI….LA VOGLIA DI VINCERE….

…UN RICORDO…SERENO E FELICE…