quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

Archivio per febbraio, 2008

BUONA NOTTE ALL’ITALIA

Di canzone in canzone
di casello in stazione
abbiam fatto giornata
che era tutta da fare
la luna ci ha presi
e ci ha messi a dormire
o a cerchiare la bocca
per stupirci o fumare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile

Buonanotte all’Italia deve un po’ riposare
tanto a fare la guardia c’è un bel pezzo di mare
c’è il muschio ingiallito dentro questo presepio
che non viene cambiato, che non viene smontato e zanzare vampiri che la succhiano lì
se lo pompano in pancia un bel sangue così


Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volerla comprare
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia che ci ha il suo bel da fare
tutti i libri di storia non la fanno dormire
sdraiata sul mondo con un cielo privato
fra San Pietri e Madonne
fra progresso e peccato
fra un domani che arriva ma che sembra in apnea
ed i segni di ieri che non vanno più via
di carezza in carezza
di certezza in stupore
tutta questa bellezza senza navigatore
come se gli angeli fossero lì
a dire che si
è tutto possibile
come se i diavoli stessero un po’
a dire di no, che son tutte favole

Buonanotte all’Italia con gli sfregi nel cuore
e le flebo attaccate da chi ha tutto il potere
e la guarda distratto come fosse una moglie
come un gioco in soffitta che gli ha tolto le voglie
e una stella fa luce senza troppi perché
ti costringe a vedere tutto quello che c’è
Buonanotte all’Italia che si fa o si muore
o si passa la notte a volersela fare

                                                                    LIGABUE

 

 

 

 


la maratona..

         … dei 45km. Ad affrontarla ci sono professionisti e non professionisti. Chi lo fa per hobby, per passione. C’è chi lo fa una sola volta per sfida personale. Questa volta anch’io mi sono iscritto e messo il pettorale. Tranquillo e sereno ho gestito il riscaldamento e fatto tutti gli esercizi per affrontare la corsa. Alla partenza non mi sono accorto neanche di cosa stavo affrontando. La felicità della nuova sfida mi ha spinto insieme alla folla di concorrenti per molti km. Poi quando passano piu km ancora il gruppo inizia ad allungarsi. I professionisti prendono il passo ed allungano. Molti raggiunto il loro prefissato obiettivo di 5/6 o 10 km si fermano felici. Perdere la testa del gruppo e inseguire richiede molto più impegno e forza. La fatica si fa sentire. Per fortuna ci sono intervallati i punti ristoro dove acqua e sali minerali ti aiutano e ti permettono di riprendere fiato. A 25 km però si fa molto dura. Le gambe vanno avanti per inerzia. Potresti anche fermarti ma dopo cosi tanta strada? in fondo metà l’hai superata. Rimangono solo 20 km..meno della metà. Provi a rallentare ma e’ difficile per il corpo ha la sua velocità.  Allora decidi che senza accorgetene hai percorso un altro km.  Fra 2 di nuovo il punto ristoro permettera di riprendersi un po. E’ ora di gestire le proprie risorse. Sicuri che cosi non si vincerà su tutti. Ma si raggiungerà il proprio traguardo lo stesso. La propria sfida personale.
Questa maratona e’ come la VITA. Al 27 km e’ ora di gestirsi per arrivare al proprio traguardo di vita.

….

PRI PRO QUO’…
 
ora tocca a te…
 
PRI
PRO
QUO’…

…vorrei novellare ma cosa…

…buongiorno… sono qui davant al pc… ho voglia di scrivere, di raccontare… di novellare come mio solito fare, la mia vita.. sono in attesa che i cornetti al cioccolato si finiscano di cuocere.. e penso.. 
penso a quanti fatti belli e meno belli mi siano accaduti in pochissimo tempo e mi hanno sconvolto ogni programma e reso una vita a ritmi molto sostenuti…
tra tutti c’è qualcosa che mi fa pensare molto di più…. e’ un momento importante, difficile da affrontare e mai come in questo momento bisogna sapere bene cosa dire, come comportarsi per non "uccidere" moralmente la persona…
è difficile e ancora non mi sento capace questa volta. Ho affidato tutto ad altri. 
Perchè io ho avuto sempre meno dialogo con LUI. Perchè mi trovo cosi lontano dal nostro naturale rapporto che non posso fare altro che osservare, guidarlo da lontano, e senza che se ne accorga corregere tutti i suoi errori. Qualche volta riesco ad intervenire prima, spesso però posso solo limitare i danni.
E’ li solo, lo sento. Come siamo tutti noi soli in alcuni momenti di crisi.
E’ difficile ammettere la realtà e viverla cosi com’è. E’ difficile accettare questo tempo che passa e ci riporta dopo tanti anni ad essere bambini.  Lo so, ora mi sento incapace di parlarti. Ma tra non molto, al momento decisivo, quando dovrà esserlo so bene che saprò cosa fare, cosa dirti e rendere la tua vita non dico Felice… ma non triste.
Io non ti ho mai conosciuto come ti hanno conosciuto gli altri. Dei tuoi pregi del tuo amore del tuo sorriso ho solo un vago ricordo. Molti sono i racconti su di te.  Io ho vissuto l’inizio del tuo cambiamento, ho vissuto prevalentemente il lato negativo di te. Ricordo bene la tua profonda crisi. Allora prendo piu corraggio. Perchè in quel preciso momento fui proprio io a parlarti Ecco di nuovo Fabrizio nel momento piu importante parlarti. Ti feci un discorso semplice e preciso. 
Lo ricordo bene. Purtroppo lo ricordo come unica volta che mi abbracciassi come sempre avrei voluto. Dove riuscii a sentire l’affeto e quanto di buono avevi per tutti noi. Unica volta che riuscimmo a dirci : TI VOGLIO BENE.
… forse ci sei anche tu incosciamente, tra i motivi per cui io sono ancora qui a Roma…
… chissà che gia mancando… mi mancherai di meno….
 

18 febbraio 2008 BENVENUTO ADRIANO

…e’ proprio vero… come tutti i modi di dire..anche quello di "fai prima a fa’ ‘nfijo che parcheggià na macchina" nasce da storie vere…
e’ nato cosi ADRIANO il mio ottavo nipote… alle 16 qualche dolore, corsa in macchina fino all’ ospedale nel ventre del TEVERE sull’ISOLA TIBERINA, dove meno di un anno fa e’ nato il fratellino ALESSANDRO….
dicevo appunto…1645 ingresso in sala parto, ore 17 il piccolo e’ nato…e mio cognato ancora a girare per lungo tevere a cercare un posto auto….un travaglio velocissimo un parcheggio lunghissimo…
risate a parte  ADRIANO e’ nato…nel mio stesso mese e anche LUI sarà un acquario… e’ nato il 18, avevo scommesso il 19…vabbè ho perso e ho pagato gia da bere… però guardando bene posso trovare mille appigli per avvicinarlo tanto a me.. 1+8 fa 9…quando sono nato io… il mio giorno…per il mese 9×2 fa 18…quando nato Adriano… aahha sto sclerando….
che ridere… dicono che dopo tanti ci si abitua…mica e’ vero…io sono piu felice ora che per i primi…
insomma Adriano… che altro dire su di te????
BENVENUTO PICCOLO ROMANO DE ROMA…
E QUANNO CRESCERAI ,DELLA FORTUNA DE ESSE NATO NELLA CITTA’ ETERNA..LO CAPIRAI….
PERCHE’ ROMANI SE NASCE NUN LO SE DIVENTA!!!!!!!!!!!