quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

Archivio per gennaio, 2007

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…e’ molto ricorrente che accadono i stessi episodi con persone diverse, in luoghi differenti, ma nello stesso periodo di tempo.
…e’ ricorrrente che mi viene fatta la domanda "fabrizio hai da dirmi qualcosa?!, perchè e’ da qualche tempo che sembra tu voglia chiedermi qualcosa!"….
 
…in tanti mi avete domandato e fatto la stessa identica domanda…
 
non so perchè…devo avere la faccia interrogativa….!?1! 🙂
 
…pero voglio dire GRAZIE a tutti voi che me lo avete chiesto….e’ molto bello sentirsi circondati da persone che prestano attenzione e che mi vogliono bene…
 
un abbraccio e buonagiornata!!!!!!!

A SE STESSO

"Non divagare più: non riuscirai a leggere i tuoi appunti, né le imprese degli antichi Greci e degli antichi Romani e gli estratti delle opere che ti eri messo da parte per la vecchiaia; affréttati alla meta, allora, lascia stare le vane speranze e soccorri te stesso, se ti importa qualcosa di te, finché è possibile."
 
 
Marco Aurelio

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"Ricorda da quanto tempo rinvii queste cose e quante volte, ricevuta una scadenza dagli dèi, non la metti a frutto. Devi finalmente comprendere quale sia il cosmo di cui sei parte, quale sia l’entità al governo del cosmo della quale tu costituisci un’emanazione, e che hai un limite circoscritto di tempo, un tempo che, se non ne approfitti per conquistare la serenità, andrà perduto, e andrai perduto anche tu, e non vi sarà un’altra possibilità."
 
 
Marco Aurelio  – "A me stesso"

no comment

con il freddo sono tutti morti

ma conosco la mia strada e l’affrontero’ tutta da solo

8 gennaio 2007… km 0…

la roma che conosco

La Roma che conosco la porto sempre dentro
nei giorni di burrasca e in quelli senza vento.
Tra vicoli, palazzi, bar, trattorie
so’ centomila strade…e so tutte mie.
E sono tutte mie le facce della gente
le nonne sul balcone, il ricco, il mendicante,
posteggiatori, tassinari, barbieri, benzinai
la roma che conosco non la conosci mai.
 
Nun fa la stupida stasera
damme ‘na mano a faje di de si
nun fa la stupida stasera
 
La Roma che conosco c’ha sempre il sole addosso
e quando esco ride, e me lo presta spesso.
E pure quando piove sembra che non disturba
te fracica, te frega…e’ come una donna furba.
La Roma se vedemo, dimo, ‘namo, famo,
non ti devi da preoccupare che tanto te richiamo
La Roma…’ndov’è che devono andare tutti quanti?
Moto, motorini, vespette..ottovolanti.
La roma che conoscodu’ ore per fa’ un metro
però mentre te blocca, te fa’ vede’ San Pietro.
 
Nun fa la stupida stasera
damme ‘na mano a faje di de si
nun fa la stupida stasera
 
La roma che conosco e’ tavoli in eccesso
e’ tutti addosso a tutti ma stamo bene lo stesso
basta che quel piatto rimanga sempre quello
guanciale, pecorino…e un po di quel vinello.
Che ce fa’ usci contenti tra i vicoli incantati
A ride con gli amici oppure innamorati.
La Roma che conosco te insegna a fa’ l’amore
e a ogni bacioaggiunge un po, un po del suo sapore
Cosi la porti dentro ovunque te ne vai
la Roma che conosco…non la conosci mai.
 
 
 
– Marco Conidi –