quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

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Nota di vita 

scusate nessuno pensiero filosofico, nessun racconto devo solo prendere nota …..

Week 26 2015 …work …privaty life…

Mamma ma io sono PICCOLO a sai…

un risveglio strano stamane. 

Il ricordo di quando ti svegliavi prima la mattina, anche da grande magari la domenica, ti alzavi e ricadevi pochi metri più in là nella stanza dei genitori.

Durante la settimana trovavi solo la mamma, e di diritto ti mett al posto del papà, un bacio alla mamma e ti godevi quei pochi minuti prima della sveglia reale.

La domenica invece di diritto acquisivi il posto della mamma…il papà ancora dormivi mentre la mamma era già in piedi per preparare la pasta in casa…

Oggi mi sono alzato e sarei voluto finire nell’ altro letto… E rispondere ancora una volta come allora alla domanda perché vieni qui? MAMMA SONO PICCOLO SAI… 

Non è detto…

Un secondo in meno, un movimento errato, un sobbalzo, un contatto,può cambiare l’esito dell esperimento.

Bisogna attendere, quindi riprovare con fiducia….non è detto 

…domenica italiana

Inizi a sentire un profumo che ti apre lo stomaco. Credi che sia già mezzogiorno. La musica del 33 giri di Claudio Villa arriva da sottofondo e bussa alla porta della camera con la forza delle casse che pompano dall’altra parte della casa. La luce del sole brilla tra le piccole fessure della serranda lasciate socchiuse prima di buttarsi nel letto sapendo che l’indomani non ci saremmo alzati all’alba. Il battito di percussione del mattarello sulla tavola alternato al tempo tenuto del coltello ti fa capire che è ancora mattino presto: la mano tiene ferma la sfoglia di pasta per permettere all’altra di tagliare velocemente e dar vita alla fettuccina.
Non ci sono parole nel concerto della domenica mattina, ma odori, profumi, ritmi e sbatti di batteria da cucina.
Il sorriso spontaneo evidenzia il pensiero che realizza la domenica mattina.
Qualche minuto a letto, poi lentamente ci si alza e ci si avvia verso il caffè appena uscito. Nel percorso si incrocia la mamma che con amore prepara la pasta….e non fa mancare l’affetto arrabbiato chiedendomi a che ora sei rientrato senza dirti buongiorno.
Sorridi, la baci a tradimento e rispondi BUONGIORNO MAMMA…CHE PROFUMI!…
Il papà senza chiederlo sai che è già uscito a prendere il giornale per incontrare casualmente gli amici al bar.
Alle 1100 la partita ti aspetta del tuo amico che ancora gioca. Ti vesti elegantemente da domenica e sportivo quel poco che ti permetterà di stare comodo e caldo in in tribuna(la chiesa del calciatore), rigorosamente costruita dove il sole non batterà mai fino al pomeriggio.
Il quartiere è tutto li. Tre quattro generazioni sono li, gazzetta o corriere sotto braccio come simbolo della fede calcistica che ci dividerà nel pomeriggio.
Ore 13…il tempo di salutare gli amici che escono acciaccati dagli spogliatoi, darsi la punta dopo 90 minuto al bar.
Velocemente nel traffico di uscita del campo….si devia per la pasticceria, le pastarelle perché altrimenti non è domenica, sono la scusa per quando rientri a casa e con tuo padre affamato,sono la scusa del ritardo ma si sa la pasticceria, È SEMPRE PIENA. Prima che tua mamma ti uccida aggiungi: MA ANCORA NON È PRONTO?HO UNA FAME…MMMH BUONO mentre rubi una fettuccina al volo appena scolata.
Un ghigno…un bacino alla mamma e l amore per la DOMENICA ITALIANA.

Secondi preziosi

Sì è rotta la clessidra del tempo, ho provato a raccogliere tutti i granellini di ogni millesimo del tempo…ma sarà impossibile e avrò perso istanti importanti della VITA.