quello che facciamo in vita riecheggia nell'eternità

non voltarti

-corri corri, non voltarti mai e continua a correre, non ascoltare, corri ancora- grida con determinazione il padre al piccolo figlio. L’attacco improvviso da parte dell’armeria nemica era continuo e forte. La strada era rettilinea ma i boati delle bombe che cadevano a destra e sinistra la rendevano piena di ostacoli e insidie. Il padre incoraggiava il piccolo a non guardare cosa colpivano, cosa accadeva quando la bomba esplodeva. Di non fermarsi a piangere per ciò che veniva distrutto. Di non ammirare l’eplosione di tanta violenza.
E’ cosi che il piccolo ha imparato ad andare avanti nella propria vita e non fermarsi alle immagini della tv di violenze, uccisioni. Di non fermarsi agli ostacoli posti dalle persone che malignamente si incontrano nel lavoro. Nella scuola. Ha imparato che non e’ bene piangere per un amore perso. Per una perdita di un oggetto. Di non farsi sconfiggere dalla malattia. Di non dispeare per la morte di un amico. Di non ammirare la spettacolarità di incidenti. Di catastrofi naturali. Perchè fermandosi si e’ bersaglio più facile. Si e’ colpiti e si cade più velocemente sotto gli effetti degli eventi. Bisogna comunque continuare ad avere la forza, il corraggio,la determinazione e la volonta di correre. Schivare le bombe della violenza quotidiana. Proseguire nella propria realizzazione della propria vita.
La guerra e’ in ogni giorno e in ogni istante della nostra quotidianità.

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